portate in sacchi e brutalmente
Anatre legate, portate in sacchi e brutalmente sgozzateCondannati due ristoratori cinesi
La Lav: decisione significativa
Gli animalisti hanno sottolineato come la decisione del giudice vada nel senso di "risparmiare'' agli animali, anche se destinati al consumo alimentare, « crudeltà, dolori e sofferenze evitabili»
Milano, 10 febbraio 2012 - Erano stati sorpresi dalle forze dell'ordine mentre erano intenti a sgozzare delle anatre, il tutto dopo averle trasportate legate e chiuse in un sacchetto. Due ristoratori cinesi sono stati condannati dal Tribunale di Milano a due mesi con l'accusa di matrattamenti nei confronti degli animali. A rendere nota la vicenda è stata la Lav (Lega Antivivisezione). Gli animalisti hanno sottolineato come la decisione del giudice vada nel senso di "risparmiare'' agli animali, anche se destinati al consumo alimentare, «crudeltà, dolori e sofferenze evitabili».
«Si tratta di una condanna significativa - afferma la Lav, che era parte civile nel processo - perché correttamente il Giudice ha rilevato l'ipotesi delittuosa nei fatti descritti, anche se attinenti ad animali destinati al consumo alimentare. La destinazione finale delle anatre, infatti, non fa venir meno la crudeltà e l'assenza di necessità che sono stati rilevati dagli organi inquirenti». Le anatre «potevano essere soppresse secondo quanto dispone il decreto legislativo n. 333/98 in tema di macellazione di animali e non in modo sommario e primitivo».
I dipendenti del ristorante cinese - spiega la Lav in un comunicato - nel giugno del 2010, avevano legato le anatre con nastro adesivo, le avevano trasportate all'interno del ristorante in un sacchetto di plastica nero e poi le avevano sgozzate. Ma erano stati "bloccati" dalla polizia. Il ristorante era stato poi chiuso, anche a causa delle pessime condizioni igieniche.
Un precedente a questa vicenda si è avuto nel 2009: il pm di Milano Giulio Benedetti aveva portato a processo un ristoratore milanese e la moglie per maltrattamenti, perché avevano esposto, in una delle sale da pranzo, alcuni astici su un letto ghiacciato prima di farli finire, ancora in vita, in pentola. Anche gli astici, aveva argomentato il pm, nonostante non abbiano un sistema nervoso centrale, possono provare «esperienze simili a quelle dei vertebrati in termini di sofferenza». I due, però, in quel caso erano stati assolti dal Tribunale. Per i ristoratori cinesi è arrivata invece la condanna.