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Emergenza sangue. Le associazioni

热度1775票浏览154183次时间：2012年2月15日 22:20

Emergenza sangue. Le associazioni: “Immigrati, donate”

Venerdì 10 Febbraio 2012

Appello di Avis, Amsi e Comai ai cittadini stranieri: “È anche un modo per tenere sotto controllo il proprio stato di salute”. Stranieri solo 0,8% dei donatori

Roma – 10 febbraio 2012 - Un appello ai cittadini stranieri in Italia, affinche' donino sangue per fronteggiare la carenza che molte strutture sanitarie hanno dovuto affrontare causa maltempo.

L'Avis comunale di Roma, insieme all'Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) e alla Comai (Comunita' del mondo arabo in Italia), invita alla donazione tutti gli appartenenti alle comunita' straniere. "Si ricorda che in questo periodo la carenza di sangue assume caratteri talvolta drammatici - si legge nella nota - pertanto si invitano tute le persone in possesso delle condizioni idonee per la donazione a recarsi nei Centri trasfusionali convenzionati con l'Avis ed effettuare una donazione di sangue a nome dell'Avis comunale di Roma”.

“Donare sangue – ricordano le associazioni - vuole dire donare la vita ed e' anche un modo per tenere sotto controllo il proprio stato di salute. Inoltre - continua la nota - i medici e operatori sanitari Amsi danno la loro disponibilita' per la cura dei pazienti e in particolare immigrati in difficolta' linguistica, visto l'aumento delle richieste di visite e aiuto che arrivano all'Amsi tramite e-mail e telefonicamente".

Uno studio commissionato al Censis dalla Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue e presentato oggi a Roma rivela che c'è ancora molto da fare per coinvolgere gli immigrati nella donazione del sangue. Pur essendo circa l'8% della popolazione, i cittadini stranieri sono appena lo 0,8% dei donatori.

Il nuovo pusher cinese e' donna, giovane, bella e avvenente

PRATO - 13/02/2012 - Le organizzazioni cinesi si sono ingegnate per ridurre il rischio di controlli e sequestri. Hanno fatto virtu' di un dato di fatto: poche donne tra le forze dell'ordine. E meno donne significa vita piu' facile per le nuove spacciatrici. Accade a Prat

Giovane, bella, avvenente, bene agghindata e cinese. E' il profilo della spacciatrice di droga ideale che sta prendendo sempre piu' piede nella comunita' orientale pratese e poco c'entra il fatto riescano a piazzare piu' dosi e ad allargare il giro d'affari. Il motivo e' un altro: meno donne tra le forze dell'ordine, meno probabilita' di incorrere in controlli e perquisizioni. Il mercato della droga si ingegna per evitare i sequestri che generano buchi nei bilanci delle organizzazioni che spacciano droga. Un trucco che la polizia di Prato ha fiutato da un po'. Proprio la scorsa notte, in via Filzi, sono state controllate e denunciate tre spacciatrici di 19, 20 e 21 anni, tutte in regola con il permesso di soggiorno e incensurate.

Una pattuglia le ha notate insieme ad una quarta connazionale a bordo di un'auto di grossa di lusso. La macchina ha cercato di non destare sospetti ma sono state proprio le manovre incerte a richiamare l'attenzione della polizia. Una donna poliziotto ha controllato le quattro cinesi e addosso a tre di loro ha trovato droga e soldi, per la precisione 10 grammi di ketamina e 1.200 euro in contanti, provento dell'attivita' di spaccio. Le tre giovani sono state denunciate: dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sequestrato anche il denaro.

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